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1°
CASO DI
PATOLOGIA INFIAMMATORIA E DEI SENI PARANASALI
Recidiva di sinusite del seno frontale, conseguente a pregresso intervento di esclusione dello stesso seno per patologia neurochirurgica, avvenuto circa 20 anni prima. Si è determinata una erosione dell’osso frontale e la cute si è introflessa nella cavità sinusale a modo di dito di guanto. Attraverso tale affossamento, quotidianamente si assiste alla fuoriuscita di qualche goccia di pus. Eseguite tutte le indagini di rito, si decide in collaborazione con il neurochirurgo, di sottoporre il paziente ad intervento di pulizia del seno frontale ed alla sua chiusura mediante osso autogeno prelevato da un’altra sede del cranio, riempiendo la cavità con spicole ossee sempre del paziente, miste a plasma arricchito di piastrine autogeno (PRP- Platelet Rich Plasma).
Immagine intraoperatoria: mediante lembo coronale cutaneo galeale, si accede al seno frontale.
Particolare della foto precedente che mostra il seno frontale ripieno di materiale fibro-granulomatoso infiammatorio, che ha eroso completamente l’osso ; si notino le 2 microplacche da osteosintesi del precedente intervento per il primo episodio di complicanza sinusitica.
Il tessuto infiammatorio e le microplacche, sono stati rimossi.
Si procede a disegnare il tassello osseo da asportare da un’altra sede della teca ossea del cranio, per innestarlo sul difetto frontale.
Il tassello osseo a tutto spessore, è stato asportato.
Cranioplastica del sito donatore.
Riempimento del seno frontale con PRP e spicole ossee.
Posizionamento in sede del tassello osseo prelevato che viene fissato mediante 2 microplacche e viti in titanio. Il gap tra l’innesto osseo ed il cranio circostante, viene colmato con PRP.
L’operazione è stata completata.
Il paziente a circa 3 mesi dall’intervento. Si ringrazia il dott. Claudio Vitale della UOC di Neurochirurgia ad indirizzo funzionale dell’AORN “Cardarelli” di Napoli, per il prezioso contributo alla realizzazione dell’intervento.
Recidiva di sinusite del seno frontale, conseguente a pregresso intervento di esclusione dello stesso seno per patologia neurochirurgica, avvenuto circa 20 anni prima. Si è determinata una erosione dell’osso frontale e la cute si è introflessa nella cavità sinusale a modo di dito di guanto. Attraverso tale affossamento, quotidianamente si assiste alla fuoriuscita di qualche goccia di pus. Eseguite tutte le indagini di rito, si decide in collaborazione con il neurochirurgo, di sottoporre il paziente ad intervento di pulizia del seno frontale ed alla sua chiusura mediante osso autogeno prelevato da un’altra sede del cranio, riempiendo la cavità con spicole ossee sempre del paziente, miste a plasma arricchito di piastrine autogeno (PRP- Platelet Rich Plasma).
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